LAGHI
Ecosistemi lentici dell'Appenino Tosco-Emiliano (laghi e pozze temporanee)
I laghi e le pozze temporanee dell'Appennino Tosco-Emiliano furono indagati sistematicamente a partire dal 1950, con ricerche finalizzate alla caratterizzazione fisiografica e idrochimica dei corpi d'acqua e alla descrizione della distribuzione e della successione stagionale delle comunità zooplanctoniche. Nelle decadi successive le indagini furono estese allo studio di altre comunità acquatiche. Più recentemente l'analisi della biodiversità e dei pattern biogeografici è stata condotta con un approccio tassonomico rigoroso. Alcune attività ancora in corso riguardano l'ecologia di popolazione e di comunità del plancton, lo studio delle risposte fenologiche al cambiamento climatico e l'analisi con l'approccio delle trophic flow networks a livello di intero ecosistema. Due laghi, Santo Parmense e Scuro Parmense, sono inseriti nel Long Term Ecological Research network (LTER-Italy).
Lago Plateliai (Lithuania)
Un ambiente incredibile nel cuore di un parco naturale situato ad un'ora di auto da Klaipeda. In acque molto trasparenti, insieme a letti di Chara ed esemplari di luccio è possibile osservare la presenza di colonie del bivalve invasivo Dreissena polymorpha. Il Corpi Institute di Klaipeda, attraverso un progetto di durata triennale, sta indagando gli effetti sul riciclo dei nutrienti mediati da questo organismo. Nel Luglio 2012 il nostro gruppo ha collaborato ad uno studio per valutare come la presenza di D. polymorpha (organismo filtratore) sia in grado di modificare la stechiometria dei nutrienti rigenerati e per indagare la possibilità che questo organismo abbia provocato delle fioriture di cianobatteri, mai registrate nel passato ma frequenti negli ultimi anni.
IDRO Lake
Il lago d'Idro è un lago di origine fluvio-glaciale situato ai confini meridionali delle Alpi, più precisamente nelle prealpi lombarde, che raggiunge una profondità massima di 120 m e presenta un volume di 0.09 km3. Le acque del lago sono permanentemente stratificate (meromissi) con un gradiente chimico molto accentuato a circa 40 km di profondità. Circa il 50% del lago è completamente privo di ossigeno, con elevate concentrazioni di composti ridotti e di nutrienti. La zona litorale è caratterizzata dalla presenza massiccia di macrofite acquatiche e le acque superficiali, nella stagione estiva, vanno incontro ad estese fioriture di cianobatteri. I primi studi sul lago d'Idro risalgono al 1960, anche se da allora pochi studi limonologici sono stati condotti con regolarità. Recentemente il Laboratorio di Ecologia Acquatica dell'Università di Parma ha cominciato uno studio pluriennale volto alla valutazione dello stato di qualità ecologica e ambientale del lago e della sua evoluzione nel tempo, nonché allo studio dei processi che influenzano la qualità dell'acqua a scala di bacino. Le indicazioni che scaturiranno dalle ricerche in corso serviranno per indicare opzioni di gestione per ripristinare qualità e funzionalità del lago di'Idro.
Laghi di cava
I laghi di cava sono ambienti acquatici creati dall'uomo in seguito all'estrazione industriale di sabbia e ghiaia. Questi corpi d'acqua sono generalmente localizzati in prossimità del corso dei fiumi e stanno diventando elementi caratteristici della Pianura Padana. Le caratterstiche morfometriche dei laghi di cava sono molto variabili; possono raggiungere un volume di 4 milioni di m3 ed una profondità massima di 60 m. Presentano tipicamente delle rive molto scoscese, un perimetro poco esteso e una zona litorale molto ridotta. Lo stato trofico dei laghi di cava è molto variabile e dipende dall'età, dalle pratiche di gestione e dalla connettività con corpi acquatici superficiali e sotterranei. Il Laboratorio di Ecologia Acquatica dell'Università di Parma conduce studi di monitoraggio di questi corpi d'acqua da più di 20 anni, con il fine di individuare come diverse caratteristiche fisiche e pratiche di gestione siano in grado di influire sulla qualità dell'acqua e sull'integrità delle comunità animali e vegetali acquatiche. Se opportunamente disegnati e gestiti, i laghi di cava sono in grado di fornire servizi ecosistemici importanti, sostituendo di fatto alcuni ecosistemi acquatici che sono andati via via scomparendo in Pianura Padana (bodri, laghi fluviali, pozze tempranee e perenni, ecc.).